Eres ART, i manifesti di Emanuela Auricchio

Eres ART, i manifesti di Emanuela Auricchio

L’artista al centro del prossimo evento Eres ART è una giovane donna, nonché una preziosa promessa del panorama artistico della nostra città. Abbiamo deciso di tornare ad aprire le porte della nostra officina orafa, per dare spazio alle sue opere e dar voce alla sua sensibilità. 

CHI È EMANUELA AURICCHIO

Emanuela Auricchio, classe 1998, è una pittrice napoletana, che dedica proprio alla città le sue ispirazioni. Nel 2021 si laurea in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Napoli e contemporaneamente lavora presso la bottega di Francesca Strino. Ad oggi, studia didattica dell’arte e mediazione culturale. Continua poi gli studi presso l’Alma Mater Studiorum di Bologna ma interrompe il percorso per tornare alla sua terra d’origine, dove si dedica al live painting.

 

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IL PERCORSO ARTISTICO

La ricerca artistica di Emanuela si fonda sulla modulazione della materia - intesa come strumento di espressione - e su una linea figurativa che funge da guida per l’occhio dell’osservatore, accompagnandolo attraverso l’emotività del colore. Questa poetica stilistica trova riscontro in figure femminili in cui una tavolozza dichiaratamente espressionista si accosta ad applicazioni di oro foglia, un suo elemento ricorrente. Parte integrante della sua produzione artistica è il centro storico di Napoli, dove spesso si ritrova a lasciare impressi i propri manifesti - oltre a dipingere tra i vicoli, coinvolgendo chi le sta attorno.

 

IL LEGAME CON ERES DESIGN

Abbiamo chiesto a Emanuela di interpretare il tema alla base della nuova collezione Eres Design: Tracce.  Intrecci ed intersezioni di percorsi, le nostre vite, le vite degli altri. Tutto questo si traduce nelle linee brillanti - realizzate con oro foglia - che impreziosiscono le fotografia realizzate da Emanuele Di Cesare, con la partecipazione dell'attrice e modella Dolores Gianòli. 

 

 

Cos’è per te il ritratto?

 

Il ritratto per me è stato il modo per coniugare la mia ricerca artistica con l’interesse nei confronti delle persone. Mi piace raccontare il mio modo di vedere le persone, con questa linea figurativa - è il risultato attraverso cui mi riconosco di più. Se ne avessi l’opportunità, ritrarrei persone dalla mattina fino alla sera! E trovo che sia anche un modo per lavorare su me stessa, attraverso il volto di altri. Il mio studio si basa sulle storie delle persone.

 

Il tuo ruolo come artista donna ed il tuo ruolo per le donne.

 

Lavorare con altre donne è di grande ispirazione per me, perché ognuna di loro ha una storia e insieme si riescono ad approfondire anche questioni personali. Sono fiera di avere un ruolo mio, come pittrice donna, ma trovo che ci siano poche rappresentazioni in generale - anche se le cose stanno cambiando. Essere donna e aver vissuto determinate esperienze mi ha aiutata anche nella mia ricerca artistica. Il fatto che altre donne si rispecchino nelle mie opere è una delle sensazioni più belle del mondo!

 

 

Parlaci del progetto Cassandra.

 

Ho un forte legame con la mia città, nonostante abbia con lei un rapporto fatto di odio e amore, al tempo stesso. Spesso, passeggiando tra i vicoli del centro storico, mi sono sentita ricoperta di bellezza - nonostante fosse magari, per me, una brutta giornata. L'ho trovato terapeutico. Mi sento parte del tessuto culturale della città, così mi è sembrato naturale regalare a questa città un po’ di quello che ha regalato a me. Insomma, Cassandra è uno pseudonimo. È il mio alter ego, che parla e racconta delle cose.

 

Hai incentrato parte del progetto sul dialetto napoletano.
Cos'è per te Napoli?

 

Cassandra inizialmente parlava tre lingue, poi ho scelto di focalizzarmi sul dialetto napoletano. Come diceva sempre mia nonna, ci sono cose che vanno dette nella propria lingua. E la mia lingua è anche e soprattutto il napoletano. 

 

Qual è la tua visione della street art?

 

Trovo che le mie idee a riguardo siano ancora molto acerbe. So che non sono ancora arrivata alla mia forma stilistica definitiva: i miei manifesti cambieranno forma, man mano. Per me street art significa che chiunque abbia qualcosa da dire allora si prende la possibilità di farlo e di partecipare.