Eres ART, la poliedricità di Andreina Moriello A_MO

Eres ART, la poliedricità di Andreina Moriello A_MO

Sabato 9 dicembre finalmente ripartono i nostri eventi Eres Art e sapete cosa significa questo? 
Che la nostra officina orafa torna ad essere luogo di condivisione e arricchimento, che trasuda arte in ogni suo aspetto.

Per l'occasione abbiamo scelto un'artista talentuosa quanto poliedrica: Andreina Moriello, in arte A_MO.

CHI È A_MO?


Classe ‘80, illustratrice e animatrice 2D partenopea. 
Conseguita la laurea in disegno industriale, armata di coraggio, decide di seguire la sua passione per i cartoni animati e fare della sua arte una professione, diplomandosi presso la scuola italiana di Comics e diventando a tutti gli effetti un’animatrice. 
Un’arte colorata, poliedrica e d’impatto la sua che si concretizza in una serie di progetti molto interessanti, primo fra tutti Controlzeta lab, un collettivo di creativi che si occupa di animazione, illustrazione e grafica. 
Ma A_MO non è solo questo: è fermento creativo, ispirazione continua tutta made in Naples e collaborazioni in cui è centrale il ruolo della donna.

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Quando e da cosa nasce la tua passione per l'illustrazione?


Non ho memoria del momento in cui è nata la mia passione per l'illustrazione, però ricordo che fin da piccola, quando andavamo al cinema a guardare i film di animazione, dicevo ai miei genitori che "da grande" avrei fatto i cartoni animati.
Quindi credo che l'amore per il disegno sia nato con me. 

A_MO: da quando, come e perchè?

A_MO é nato qualche anno fa, é l'acronimo del mio nome, mi fa sorridere che poi crea la parola "amo" e siccome lo uso per firmare i disegni esprime bene il concetto che sto facendo qualcosa che "amo".



Dal disegno industriale ai cartoni animati: come mai? E quanta difficoltà ha

comportato?

La laurea in disegno industriale l'ho presa perché onestamente non credevo di poter fare l'animatrice, poi un giorno ospitai nella mia casa di Milano dei ragazzi che studiavano cinema, mi aprirono un mondo e mi raccontarono delle varie scuole di animazione. Dopo la laurea presi coraggio e decisi di provare.

La tua città natale ha inciso nella tua arte? Se si, in che modo?
Descrivi lo spirito che ti accompagna percorrendo le sue strade.


Si certo, Napoli é una città con un grandissimo fermento creativo, le storie ti arrivano anche solo passeggiando. La mattina in genere, faccio delle lunghe camminate, mi piace molto osservare le persone e chiacchierarci. Spesso mi raccontano storie assurde da cui prendo molti
spunti. Poi vabè Napoli offre degli scorci molti interessanti, colori, luci.



Parlaci di Controlzeta Lab.

Controlzeta lab é nata in modo molto naturale, frequentavamo il corso alla Scuola Italiana di Comix di animazione e dopo la realizzazione del nostro primo videoclip, che vinse molti premi, pensammo che forse potevamo davvero fare questo lavoro.
Ci chiamiamo controlzeta perché prima di quel momento avevamo tutti lavori e lauree diverse, quindi decidemmo di fare un passo indietro e digitare "controlzeta" sulla tastiera e riscrivere il nostro futuro.

Credi che il tuo essere donna influenzi la tua arte? Se si, in che modo?

Si, ultimamente sto lavorando molto sulla figura della donna. Collaboro, infatti, con un'altra artista, Valentina Guerra, e portiamo avanti un progetto sulle scrittrici. Per questo progetto, abbiamo il supporto, con materiali e anche con la pazienza dell'associazione mis(s)conosciute nata per dare spazio e voce a scrittrici non ancora abbastanza lette.



Foto a cura di Giovanni De Blasio ©